Passione

Aforismi

Alberto Jess

A chi odia le difficoltà, le noie e le scelte difficili, questo dico: le terre fertili nascono da incendi e piogge.
A volte dovremmo, come gli alberi d'autunno, gettar le foglie secche del nostro passato.
Anche due facce d'una moneta, unite dalla sorte, son destinate a non incrociar mai lo sguardo.
Avremmo bisogno di tre vite: una per sbagliare, una per correggere gli errori, una per riassaporare il tutto.
Certi pallidi bagliori si vedono solo nella buia nudità dell'anima.
Certi uomini sono scalatori imperfetti: si fermano in luoghi sereni per paura di proseguire la salita. Sono quelli che preferiscono la serenità ad un panorama dell'eternità.
Chi s'avvelena di ricordi, muore nel passato.
Chi segue pedissequamente il pensiero altrui è come il bambino che segue la mamma, privato della sua candida innocenza.
Ci sono due tipi di morte: quella della ragione e quella del corpo, ma solo della seconda abbiamo paura? Non è più doloroso essere morti da vivi?
Ciò che mi dà fastidio è questo, che il vero coincide con il comunemente pensato. Eppure la società è una grande menzogna, è l'individuo che crea la sua verità.
Con la consapevolezza che solo la monumentale solitudine di quel luogo era in grado di risvegliare queste ardite sensazioni, compresi che l'uomo può proclamarsi re del deserto quando è solitario, un granello del deserto quando circondato da altri.
Così, sperimentando della vita gli zuccheri e i veleni, cominci a confonderli. Inizi a spaventarti del bello, ad abbracciare il controverso. Inietti nelle tue abitudini quelle realtà indigeste, che procurano nuova linfa alla mente. Cresci in te quella spietata ragione che sbeffeggia la morale e banchetta con il nonsenso. Sputi sulla vita semplice, ti allucini con l'oro.
Della vita ha visto più il cieco che ha puntato gli occhi al sole, di chi si è sempre guardato i piedi per non inciampare.
E se il vento incresperà con violenza il mare, io potrò cavalcare quell'onda travolgente chiamata vita.
I migliori artisti dipingono la società.
I terremoti sconvolgono la terra per pochi minuti, ma le persone, le grandi persone, possono cambiarla per secoli.
Il caso non è il destino, ma un suo perenne nemico; il caso è libero, il destino è più incatenato dell'uomo.
Il miglioramento necessita assolutamente della sperimentazione.
Il moralismo nasconde un certo fanatismo.
Il paradosso per me è come il buio della notte: ti infonde il dubbio, toglie le certezze, ma al contempo ti permette di vedere le stelle in cielo. Del paradosso amo l'aspetto distruttore e nichilista, ma anche la sua capacità di spronare l'indagine umana.
Il problema è che ha molto più senso un mondo senza senso!
Il tempo è un fiume, che trascina via i ricordi leggeri, ma non ha la forza di spostare quelli pesanti. È giudice del futile e dell'importante.
Il volo ed il sogno hanno molto in comune; vedere la terra senza calpestarla è un po' come pensare un'azione e non compierla.
In fondo gli uomini riflettono in vita sulla morte, perché sanno di non potervi riflettere dopo.
Indossa una maschera diversa con ogni persona: per vivere felice devi cimentarti in un eterno carnevale.
Infondo cosa separa l'uomo da quella che chiama felicità? Una pozione: coraggio.
Io sostengo che bisogna affogarsi un po' nei laghetti della poesia, immergersi lentamente in quelle esperienze che fanno rabbrividire la pelle e l'anima.
L'illusione è la soluzione alla nostra schiavitù; dacché saremo sempre schiavi della casualità, ma l'illusione d'esser liberi spezzerà almeno il peso delle nostre catene.
La bellezza è come il miele, che nelle sue dolci essenze profumate può celare la trappola di un insetto che vi s'avventuri.
La cupidigia di potere porta solo alla morte... o all'immortalità, se è il potere ricercato è di natura nobile.
La foglia giovane della rugiada sente la freschezza, ma non il peso; così l'uomo e la vita.
La foglia si stacca e danza nell'aria. Un giorno purtroppo toccherà il suolo e tutto, inevitabilmente, finirà. Le grandi storie tutte terminano, le realtà idilliache svaniscono. E noi? Dovremmo essere come il vento, accompagnarle danzanti alla fine.
La musica è incarnazione dell'armonia dell'universo.
La noia è difficile da superare, spesso più del dolore.
La pioggia del destino mi piove addosso: io la percepisco, ma non la vedo. Ed è questo il brutto: ovunque vado, non riesco ad evitarla.
La più bella poesia mai composta è quella scritta di notte dalle stelle.
La poesia per me è visione dell'orizzonte: l'orizzonte è dove tutti i tuoi desideri, le tue passioni, i tuoi sogni, le tue sofferenze, i tuoi rimpianti, il tuo futuro e il tuo passato si fondono col mare e il sole in un eterno presente! Io vedo i miei versi danzare all'orizzonte, così li raccolgo quando ancora si agitano e vibrano pieni di vita e magica alchimia.
La riflessione porta all'azione, l'azione induce la riflessione: così si ricicla la vita.
La tua vita è chiusa nei pochi minuti in cui sogni la notte: futuro, passato, emozioni, paure, proiezioni, idee. Manipola il sogno e manipolerai la vita.
La vita è argento vivo: più ti ci aggrappi, più la ami, più ti fugge, più ti avvelena.
La vita è un dogma.
La vita è un dolce specchio d'acqua: chi si tuffa violentemente dentro ad ogni esperienza, lotterà contro le onde che ha creato; chi vi si immerge lentamente, vivrà con sobrietà e scivolerà tranquillo lungo le sponde dell'esistenza.
Laddove lo sciocco vede un bivio, la persona d'intelletto vede un'infinità di sentieri: per questo spesso risulta più indecisa su quale intraprendere. Il genio è diverso, vede un'unica via: quella giusta.
Lamentarsi della morte è non accettar questa come naturale conseguenza della vita.
Loro mi insegnavano la vita come rose e fiori, io la imparavo come spine e rovi.
Molti grandi poeti scrivono per cambiare sé stessi e finiscono per cambiare il resto del mondo.
Nella vita incontrerai sempre degli abissi spaventosi che ti creano vertigini e paura. Tuttavia in quei momenti ti basterà ricordare che l'abisso c'è sempre stato mentre salivi la parete della tua vita: intento nella scalata non te ne accorgevi. Il modo migliore per superare le sofferenze? Badare a scalare senza voltarsi a ricordarle!
Non bisogna mai fidarsi delle persone incerte, come non bisogna mai sedersi sui rami più fini.
Non si possono scrivere pagine di letteratura senza pagine di vita. La vita è l'inchiostro più indelebile.
Non si può vivere d'eternità, perché eterno è ciò che muore.
Ogni secondo di vita trascina a sé la nostalgia di quello passato.
Per il futuro abbiamo mille progetti, nel presente siamo costretti a sceglierne uno, che, riguardando al passato, si rivela spesso sbagliato. Triste, no?
Per sopravvivere devi combattere l'ozio.
Ribellati, sputa vita dove si fa largo la morte.
Ricordate che chi ama troppo, un giorno odierà. E chi ha odiato un po', forse un giorno amerà.
Sapete perché ha successo chi considera la vita una guerra? Semplice, in guerra il coraggio diventa dovere. L'audacia si nutre sempre di un'opposizione. Tu sei là, i tuoi obiettivi son qua: vieni a prenderli, soldato.
Se il vento comincia a soffiare verso la prua, non piangere, non tornare indietro, ma prendi in mano i remi e vai verso la tua isola felice, conquista ciò che vuoi.
Se la vita fosse un'opera d'arte, tu, piacere, saresti il tratto vorticoso del pennello. Lo scalpello che versifica l'espressione sul marmo silente della statua. L'aria che trasporta all'udito le note di una sinfonia rinascente.
Se è amore che ti trasporta, sarai sempre felice di sentirti perso.
Sopravvivere a questo mondo è un successo, ma viverci, questo è il successo.
Spesso vivere assomiglia molto a suonare un pianoforte. Ti accorgi subito di uno sbaglio come d'una nota stonata. I grandi musicisti sono quelli che sanno evitare gli stessi errori.
Un ateo non ha mai ucciso un credente, viceversa è accaduto troppe volte.
Un piccolo uomo può fare tanto rumore, un enorme stella invece ti cammina sopra la notte in punta di piedi: per diventare qualcosa bisogna brillare, non fare rumore.
Un poeta che si rispetti si uccide in un verso, resuscita nel successivo.
Un'idea nobile è sempreverde: non cade per terra né in autunno né in inverno.
Vivere è passeggiare su di un colle: prima giungi alla cima, poi ti resta solo da scegliere se ridiscendere attraverso lo stesso sentiero o percorrerne uno nuovo. Resta il declino dopo la salita.
Vivere: la tua più grande azione e al contempo la sorgente di tutte le tue azioni.
È più vile chi ha paura di vivere o chi ha paura di morire?